Angelo  Lorenzon
pittore, scultore, incisore  1927 - 1978

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A seguito della commemorazione avvenuta nel giugno 2008 nella sede municipale di Refrontolo ad opera dell’Amministrazione Comunale in occasione del 30° anniversario della morte dell’artista Angelo Lorenzon, viene aperta al pubblico da domenica 29 marzo al 10 maggio 2009, presso il Molinetto della Croda, una Mostra retrospettiva delle sue opere più significative.

L’evento, organizzato dal Comune di Refrontolo in collaborazione con l’Associazione Molinetto della Croda, con il sostegno e il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Treviso e dei comuni di Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia e Farra di Soligo, intende rendere omaggio all’artista, prematuramente scomparso nel 1978 all’età di 51 anni, riproponendo buona parte delle sue opere di pittura, scultura e grafica proprio nella suggestiva cornice del Molinetto che Angelo Lorenzon ha amato particolarmente, riuscendo a coglierne l’atmosfera magica e poetica in tanti suoi quadri e contribuendo in questo modo a salvaguardarne la specificità.

Artista poliedrico, legato profondamente alla terra veneta e alla sua gente, ma anche attento agli eventi più ampi e ai mutamenti epocali che hanno segnato l’evolversi della vita dopo la 2^ guerra mondiale nel passaggio dalla società rurale a quella industriale, ha seguito nelle arti visive il dibattito tra realismo e modernità sfociando in un neorealismo incentrato a descrivere e a rappresentare i significati più profondi e dignitosi dell’umanità in cammino, con le fatiche, le gioie, i dolori del vivere quotidiano.

E se determinanti nella sua formazione artistica sono stati gli stimoli e i contatti avuti con Sandro Nardi per la pittura, con Augusto Murer per la scultura, e l’amicizia con il poeta Andrea Zanzotto, fondamentale per la sua formazione umana è stata la famiglia d’origine, in particolare il padre emigrante, roccioso e severo, dai solidi principi incontestabili e la madre, accogliente, mitigatrice, serena custode degli affetti famigliari.

Lorenzon si distingue già durante il servizio militare.  Apprezzato da comandanti e commilitoni, realizza affreschi e tele a Tolmezzo e Cividale, e negli anni ’50 comincia ad affermarsi sulla scena artistica come autore di una poetica figurativa legata al paesaggio locale, al lavoro dei campi, che vede uomini e animali, in particolare il cavallo, impegnati nella dura fatica, ma trasfigurati dalla bellezza originata dall’incontro della natura con le emozioni dell’uomo.

Negli anni ’60, l’artista matura una approfondita presa di coscienza dei valori sociali e morali legati alle contraddizioni e alle inquietudini in cui si dibatteva la nuova società, realizzando opere a volte emblematiche e surreali in cui prevalgono figure fortemente espressive del turbamento interiore o del dolore umano che trovano pace, specialmente nelle grandi opere scultoree in legno, solo nella riscoperta dei valori fondamentali della famiglia, dell’amicizia, del ritorno alle proprie radici, ad un nuovo rapporto equilibrato dell’uomo con la natura.

Questi sono anche i temi delle ultime opere degli anni ’70, trasfigurate da suggestioni e visioni incantate, quasi malinconiche, in cui la luce si fonde con il colore.

Di rilievo sono anche le nature morte, le incisioni che ritraggono luoghi familiari, rustici e borghi, ma soprattutto il Molinetto della Croda, i disegni a matita o monocromi a tempera come quelli eseguiti per la sede della Mostra dei vini di Refrontolo nella barchessa Spada che descrivono tutte le fasi della produzione del vino ed infine le sculture in legno, in bronzo, in terracotta, pannelli incisi a bassorilievo. Opere che costituiscono l’aspetto di maggiore rilievo nella produzione di Angelo Lorenzon per la capacità dell’artista di cogliere i valori fondamentali dell’uomo: gli affetti famigliari, il lavoro, l’operosità, la socialità, la relazionalità, l’espressione dei sentimenti.

 La Mostra è corredata da uno studio monografico sull’artista, introdotto dal poeta amico Andrea Zanzotto. Lo studio, curato da Giorgio Mies, riporta testimonianze di Paolo Rizzi, Sandro Nardi, Ottorino Stefani, Augusto Murer.

Completano il catalogo diversi aspetti inediti della sua produzione artistica.

Luisa De Stefani

       Angelo Lorenzon        
Ultimo aggiornamento  30/03/09

Realizzazione Giovanni Lorenzon
      
1998 - 2009  Diritti riservati